31 dicembre 2008

BUONA FINE E MIGLIORE INIZIO...

2008: anno bisesto anno funesto, effettivamente non è iniziato nel migliore dei modi ma con lo spirito giusto si riesce sempre ad uscire da ogni situazione negativa, senza mai abbattersi. Questo mai...
La felicità per me è prendere il bello delle piccole cose,gioire dei successi ottenuti e della fortuna di avere una famiglia meravigliosa!
Allora auguri a loro e a chi riesce a trovare un momento da dedicare alle immagini e ai pensieri di questo blog!
Brindiamo insieme!

24 dicembre 2008

JINGLE BELLS...

Dodici renne e una slitta tutta d'oro,
corre nel buio della notte
un vecchio, barba bianca e scarpe rotte.
Sulle spalle ha un sacco rattoppato,
grande, grosso, di neve inzaccherato;
qua e là qualche pacchetto
esibisce impertinente
un rosso nastro svolazzante.
Scivola silenzioso, veloce come il vento,
se chiudo gli occhi quasi lo vedo, lo sento
entrare giù nel cortile, poi in casa
dalla porta dischiusa.
Nel buio silenzioso l'albero brilla,
s'avvicina il buon vecchio generoso
e doni infiniti lascia con un gran sorriso
a tutti bambini, bravi e belli,brutti e monelli: domani è Natale!
AUGURI A TUTTI!!!!!!!

23 dicembre 2008

DOUBLE VANILLA BISCUITS

Ricettina veloce veloce, e in più in ritardo perchè sicuramente chi prepara dolcetti per il Natale si sarà gia organizzato alla grande, ma non c'è peggior stupido di chi non cambia idea!! Eccovi dunque questi biscotti che a Natale assumono la forma di stella a San Valentino di cuore e per ogni altra occasione ci si può sbizzarrire!

Dose per molte teglie di biscottini:
250 g burro
160 g di zucchero
1 bustina di vanillina
3 uova
750 g di farina
1/2 cucchiaino di lievito vanigliato
marmellata di lamponi o ciliegie
zucchero al velo


impastare prima il burro con lo zucchero, aggiungere poi le uova e la vanillina, infine gli ingredienti secchi.
Stendere la pasta e ricavare le formine per i biscotti: 1 stella + 1 stella corrispondente na con buco.
Cuocere a 170° x 10 min o fino a che non si colorano leggermente alla base.
Dopo la cottura spalmare con la marmellata la base dei biscotti ed unire con il biscotto bucato.
Spolverizzare con zucchero al velo

27 novembre 2008

CARI MACARONS!!




Lo confesso, con mia grande ignoranza non conoscevo tali prelibatezze...poi dando uno sguardo tra i vari blog ho capito che oltre alla loro bellezza sono squisiti.
Ebbene dopo varie ricerche nelle pasticcerie della zona entro in una rinomatissima e ne acquisto qualcuno: peso circa 100g e qui viene il bello: probabilmente cavalcando la moda francese mi hanno dato una bella bastonata sulle orecchie e sul mio portafoglio, che in questo periodo di crisi piange!! Ebbene 60.00 € al kg!!!!!!
Io non conosco i prezzi oltralpe o delle fighe pasticcerie di Milano tipo Beck o Sant ambroeus però francamente questa cifra per delle meringhe colorate e farcite mi sembra assurda, pur utilizzando ingredienti di prima qualità e valutando lo scarto in produzione.
A loro discapito posso dire che erano freschissimi e deliziosi ( e ci mancherebbe!!!) infine direi che i prossimi macarons me li preparerò io. Inoltre sono molto fotogenici! Per la ricetta potete guardare sui vari blog!!
Si vede che in questo periodo sono molto sfaticata?
Per la verità sto lavorando molto, a tempo pieno e sto facendo foto con la mia reflex manuale / analogica per cui non avendo uno scanner non riesco a postare nulla...

07 ottobre 2008

RICETTINA AUTUNNALE


Come non associare l'autunno ai funghi...ieri ho preparato una appetitosa pasta al forno, che con la sua crosticina croccante ha fatto felici tutti. In più ha scaldato la cucina col tepore del forno, in questo periodo dove ancora non si accendono i caloriferi, ma le tue mani e i tuoi piedi urlano vendetta!

E' una ricetta che preparo da molto sempre apprezzata per la sua semplicità e velocità.

Vi lascio poi qualche foto della festa dei crotti che si è svolta nel mio paese, per salutare la stagione della vendemmia.


PASTA AL FORNO CON FUNGHI E PANCETTA AFFUMICATA

320g di pasta tipo sedani o penne
100g di panna
125g di pancetta affumicata
200g funghi champignon già affettati e puliti
sale
pepe
prezzemolo
aglio
2 pizzichi di pan grattato
Far imbiondire uno spicchio di aglio con 2 cucciai di olio extra, aggungere i funghi campignon e il prezzemolo, far cuocere per 15 min.Nel fratttempo mettere l'acqua al fuoco e cuocere la pasta al dente. Rosolare la pancetta a cubetti fino a renderla croccante.
Quando la pasta è cotta scolarla ed unirla ai funghi ( a cui avrete tolto l'aglio) e alla pancetta , infine aggiungere la panna leggermente scaldata per amalgamare il tutto, addizionate di sale e pepe. Versare in una pirofila da forno, spolverare con pan grattato e scaldare sotto il grill per pochi minuti

03 ottobre 2008

CAKE AL LIMONE


Continuo con le ricette golose, sono fatta così mi alterno tra la cucina dietetica (che non pubblico al momento perchè davvero povera!) e le caloriche torte..Non resosto al richiamo dello zucchero e del burro, mi tengo buona per qualche giorno ma poi il mio fisico inizia con i mal di testa e non c'è nulla di più efficace di un dolcetto preparato in casa. Questo cake sta davvero bene con il the el pomeriggio (ma anche della mattina!) per il suo delicato gusto di limone, ben bilanciato da una glassa zuccherina.
Ma ecco la ricetta:



CAKE AL LIMONE

2 uova
1 limone no trattato
140g di farina
100g di zucchero semolato
1 cucchiaino di lievito in polvere
50g di burro
2 ucchiai di rum
100g di zucchero a velo
Grattuggiare il limone e spremerlo. Setacciare la farina con il lievito vanigliato. Fondere il burro e lasciare intiepidire. Montare le uova con lo zucchero, 1 pizzico di sale e la scorza del limone. Incorporare la farina e il lievito, il burro e 1 cucchiaio di rum.
Versare in uno stamp da plumcage di 24 cm. Cuocere a 180°C per 35/40 min. Attenzione a non far scurire troppo la superficie.
Appena sfornato irrorare la superficie con il rum rimasto.
Preparare la glassa con lo zucchero al velo e il succo di limone. Aspettate a versarla sul dolce fino a che non si rapprenderà un pochino, se no vi scivolerà inersorabilmete giù...

30 settembre 2008

UNA MUCCA CHE NUOTA???





Le pretese non sono queste ma il risultato che ho avuto è molto più di quello che ci si aspettava:)))) Chiarisco, forse avrete notato (??) la mia assenza da un po', oltre ai soliti doveri, questa settimana io e il mio amors abbiamo pitturato le pareti della camera del nostro ciccio...Per non dare termine alll'estate, gli abbiamo regalato una camera che ricorda un mare festoso, pieno di animaletti in vacanza! Per cui in settimana ho disegnato le pareti e sabato + domenica abiamo colorato il tutto!! Ecco adesso si può continuare con le ricette che non tarderanno ad arrivare!!! Per il momento vi lascio il risultato del nostro lavoro...


18 settembre 2008

IT'S TEA TIME


Il thè è la bevanda più diffusa dopo l'acqua, ovviamente. La bevanda viene preparata mettendo in infusione le foglie essiccate della pianta: la camelia sinensis.La pianta è originaria della Cina, ma si è diffusa nel resto dell'Asia. Dopo l'essiccamento delle foglie, a seconda del trattamento effettuato si ottiene il the verde o il the nero.
Il the verde si ottiene dal semplice essiccamento delle foglie, mentre il the nero si ottiene dalla fermentazione che si instaura durante l'essiccamento.
Le fermentazioni determinano l'insolubilizzazione di un insieme di sostanze, i tannini, che oltre a dare le caratteristiche di astringenza determinano anche la colorazione più scura.
Una curiosità: il colore del tannino dipende dall'acidità: infatti aggiungendo il limone noterete uno schiarimento del the, ciò è dovuto all'acido citrico del limone, che fa abbassare il pH.
Io adoro il the, mi sono comprata anni fa un libro bellissimo: bocconcini per il tea.
Ci sono ricette dolci e salate e l'autrice è un vero guro del mondo del tea.
Ora detto questo vi propongo dei banalissimi biscotti al burro, da abbinare ovviamente a una calda tazza di the! Mi raccomendo l'acqua per il the non deve essere bollente!
BUTTER BISCUITS ( circa 30 biscotti)

300 g di farina
180g di burro
150g di zucchero semolato
50g di zucchero di canna
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
Unire farina, zucchero, sale con il burro a pezzetti, aggiungere l'uovo e lavorare il composto. Formare dei cilindri e rivestirli con la pellicola, lasciarli per un'ora circa in frigo. Toglieteli dal frigo e affettarli cercando di mantenere la forma arrotandata. Spolverizzare con zucchero di canna. Cuocere a 180°C per 12 min.

GATEAU DE PECHES

E' difficile rinunciare all'estate, all'aria leggera e salata che sa di mare, alle cene tra amici sotto un cielo stellato, le chiacchiere fino a tarda sera...ecco allora con le ultime pesche di stagione un dolcetto, da consumare con una tazza di the se proprio l'autunno sta bussando alle vostre porte.
Sono in un periodo malinconico, mal sopporto i miei doveri e una fettina di dolcezza è gradita, per cui preparatevi a molte delizie consolatorie, che alzano il morale!!

GATEAU DE PECHES
1 grossa pesca
100g di robiola
50g di zucchero
1 tuorlo
20g di panna
5 amaretti sbriciolati
pasta frolla
Montare il tuorlo con lo zucchero, aggiungere la robiola e la panna. Stendere la frolla, imburrare uno stampo da 20 cm. Foderarlo con la frolla stesa, unire il composto di robiola, la pesca tagliata a fette sottili, guarnire con gli amaretti tritati.
Cuocere a 180°C per 35 min.

15 settembre 2008

TROPPO GRIGIO: NEW LOOK






L'autunno al Nord, non tarda mai ad arrivare, quest'anno l'aria si è fatta frizzante prima del previsto. Il cielo carico di nuvole grige, ho aperto il mio blog per inserire un post ed ho visto tutto grigio, molto elegante per un matrimonio, ma basta!! Cambio look: un inno all'estate che finisce: per un po' sarà azzurro come il cielo, bianco come la schiuma del mare e poi si vedrà! Oggi vi lascio solo qualche foto che ho fatto qua e là in questa estate. Spero vi piacciano, domani però prometto una ricetta!

06 settembre 2008

TORTA SOFFICE DI FICHI E CIOCCOLATO



Questa torta soffice con un dolce segreto è partita male ma dopo vari cambiamenti, dovuti all'assenza dell'ingrediente fondamentale, il risultato si è dimostrato ottimo. Ho comprato dei fichi che avrei voluto utilizzare per una ricetta piuttosto rustica, con farina di grano saraceno traendo ispirazione dalla tipica ricetta nordica con marmellata di mirtilli, ma sta a vedere che me sono rimbabita? Convintissima di averla in dispensa non ne ho comprata, per cui mi sono ritrovata con le terrine pronte, Tommaso (il mio giovane aiutante pasticcione!) sulla sedia con tanto di grembiulino e neinte farina! AIUTO! E così ho utlizzato una farina bianca 00. Il risultato è comunque ottimo, la presenza del grano saraceno forse avrebbe reso la ricetta più originale, ma vi assicuro che è squisita. Provare per credere!
TORTA SOFFICE CON FICHI E CIOCCOLATO
200g di farina 00
200g di burro
180g di zucchero
100 di farina di mandorle
4 uova
1/4 bustina di lievito
4 fichi
100g cioccolato fondente
50g panna liquida
Montare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere i tuorli uno alla volta, le mandorle e la farina, io ho aggiunto anche 1/4 di bustina di lievito e se volete potete usare anche lo sbattittore elettrico. Montare a neve gli albumi e incorporarli al composto. Sciogliere il cioccolato con la panna a bagnomaria. Versare in uno stampo da plum cake 10 x 25 una parte del composto, mettere in fila i fichi pelati e tagliati a croce, leggermente aperti e all'interno versare la crema di cioccolato (io ho fatto un cordone unico per tutti i fichi). Affondare un poco i fichi. versare intorno altro composto. Vi avanzerà un po di torta per cui io ho preparato delle piccole tortine mono porzione. forse è un po' complicata da scrivere ma le foto potranno aiutarvi!

03 settembre 2008

DALL'ORTO ALLA TEGLIA...POCHI PASSI

Che dire non sto a pubblicare foto e ricordi di viaggio, di cui il web è zeppo per cui continuo con le mie semplici ricette influenzate dalla disponibilità del frigo, del denaro, dalla voglia di fare e in estate anche dall'orto, che nonostante i frequenti abbandoni, generosamente ( per i pomodori forse troppo generosamente!) offre i suoi prodotti; ad agosto principalmente pomodori peperoni e melanzane e così dopo aver preparato la salsa (mia mamma stoicamente ha voluto comprare 11 cassette dell'amato ortaggio), che verrà buona per tutto l'anno, così come le varie giardiniere o la marmellata di cipolle rosse, ieri ho preparato un piatto leggero per la pausa pranzo: pomodori ripieni con riso orzo e farro.

POMODORI RIPIENI LIGHT
6 pomodori (io ho usato i cuore di bue, di misura non eccessivamente grande)
riso, orzo, farro ( della Gallo)
trito di timo, basilico e menta
philadelpia 60g
parmigiano reggiano (a piacere)
sale
olio extra vergine
Tagliare la calotta dei pomodori e tenerla da parte, svuotare con uno scavino la polpa dei pomodori, lasciando almeno 1 cm di spessore esterno, rovesciarli su un piatto e lasciargli fare acqua. Nel frattempo cuocere i cereali, dopo averli scolati raffreddarli. Miscelarli con il trito di erbe aromatiche, l'olio extra vergine, il parmigiano e il philadelphia (o anche robiola se vi piace). Riempire i pomodori e coprirli con le calotte. Mettere un filo di olio sulla superfice dei pomodori e porre in una teglia e cuocere a 180°C per 40 min



31 luglio 2008

VACANZE!!



Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare,
come del resto alla fine di un viaggioc'è sempre un viaggio da ricominciare.
Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
bello sguardo da incrociare,sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.
Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.
Perciò partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere,
e non guardiamo in faccia nessuno che nessuno ci guarderà.
Beviamo tutto, sentiamo il gusto del fondo del bicchieree partiamo,
partiamo, non vedi che siamo partiti già?
E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali,o a Milano con i suoi sarti ed i suoi giornali,
o a Venezia che sogna e si bagna sui suoi canali
o a Bologna, Bologna coi suoi orchestrali.
Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da desiderare,come del resto alla fine di un viaggio,c'è sempre un letto da ricordare.
Bella ragazza ma chi l'ha detto che non si deve provare?
Ma chi l'ha detto che non si deve provare a provare?Così partiamo, partiamo che il tempo potrebbe impazzire,e questa pioggia da un momento all'altro potrebbe smettere di venir giù.
E non avremmo più scuse allora per non uscire.
Ma che bel sole, ma che bel giallo, ma che bel blu!
Perciò pedala, pedala che il tempo potrebbe passare,
e questa pioggia paradossalmente potrebbe non finire mai.
E noi con questo ombrelluccio bucato che ci potremmo inventare?
Ma partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già?
(F. De Gregori)

29 luglio 2008

UNA DOMENICA SPECIALE

Quando ci riuniamo in famiglia si ride, si scherza, c'è il rumore della cucina, delle posate, le urla di Tommy, il tutto condito sempre con qualche discussione di troppo che ogni tanto rovina questa bella atmosfera. Questa volta invece è andato tutto liscio, insomma una domenica speciale!

Per salutare mamma e papà arrivati finalmente dalle loro lunghe vacanze ho organizzato un pranzo a casa nostra e ho preparato un menù, il cui antipasto è stato particolarmente apprezzato (ma anche non male gli spiedini di roast beef marinati con salsa di soia e sesamo, la cui ricetta la posterò a breve). La ricetta è molto semplice e non darà difficoltà nemmeno ai principianti dei fornelli ( i quali hanno dalla loro anche la fortuna!).

CATALANA DI COZZE

1 Cipolla di Tropea
6 pomodori sardi (camone)
2 kg di cozze
olio extra vergine
1 mazzetto di basilico
aglio
prezzemolo
sale e pepe
Pulire le cozze e lasciarle a spurgare con acqua e sale almeno 1 ora. Trasferirle in una grossa pentola e cuocerle a fiamma vivace per 4 min con 2 cucchiai di olio, 1 spicchio di aglio e qualche foglia di prezzemolo tritato. Affettare la cipolla, tagliare in quarti i pomodori, spezzettare le foglie di basilico condire con un'emulsione di olio, limone sale pepe. Unire le cozze alle verdure lasciando un po' di sughetto precedentemente filtrato.

25 luglio 2008

CHOCOLATE & PISTACHIO MUFFIN (1)


Ho chiamato così il primo post sui muffin in quanto so che non sarà l'unico. Sono come le ciliegie uno tira l'altro, in più ci si può sbizzarrire con la fantasia: i primi che ho fatto erano bianchi classici, tipo plum cake del Mulino Bianco per intenderci, poi mano a mano che provavo altre ricette ho aggiunto la ricotta oppure i mirtilli; altre volte li ho fatti bicolori con gocce di cioccolato per finire le uova di Pasqua (mitiche!) oppure i Kinder di mio figlio, al quale interessa solo la sorpresa. Insomma, ieri avevo in cucina ricotta, uova della mia zia Giovanna, cacao e pistacchi, che fare se non dei nuovi muffin per colazione? La ricetta è stata rielaborata da Dolcetto : quando ho visto le sue foto mi hanno ispirata!


CHOCOLATE & PISTACCHIO MUFFIN
250 gr di ricotta
100 gr di fecola
200 gr di farina
200 gr di zucchero
2 uova
2 cucchiai di olio
1 stecca di vaniglia
1/2 bicchiere di latte tiepido
1 bustina di lievito
1 cucchiaio raso di cacao amaro
Per la copertura:
50g di pistacchi
40g zucchero
40g burro morbido
Miscelare lo zucchero con le uova, quando sarà schiumoso e chiaro, aggiungere la farina, la fecola e il lievito setacciati, infine unire l'olio e i semini della stecca di vaniglia ammorbidita nel latte.Dividere l'impasto in due e a una metà versare il cacao amaro. Mettere in stampini da muffin precedentemente imburrati e infarinati ( oppure usrae quelli di silicone, COMODISSIMI) i due impasti. Coprire con la copertura di pistacchi preparata con il mixer. Infornare a 180° per 20 min.

22 luglio 2008

NON HO RESISTITO...


Questo post lo dedico a Marcello Valentino per i suoi piatti sempre ispirati al mare! E visto che mi sei passato a far visita non resisto e lo pubblico oggi!
In quanto a molluschi alzo bandiera bianca, ogni venditore ha il suo modo di chiamarli alla fine ho capito che i calamari sono i totani e i moscardini sono dei polipetti, anche se più di una volta mi hanno dato per moscardini dei calamaretti, insomma per chiarire io ho cucinato dei piccoli polipi. Purtroppo le foto non rendono, ogni tanto la macchina non risponde come vorrei, ma credo che abbia dei limiti oggettivi di obiettivi, per cui con un piccolo aiuto grafico alla fine questa ricetta avrà anche le sue foto! Garantisco che il sapore del piatto è molto meglio del risultato grafico!
L'altro giorno al super erano in offerta questi freschissimi moscardini e ho pensato di prepararli come un polipo 'mbriaco ma meno saporiti dell'altra volta. Il polpo 'mbriaco viene cotto nel vino rosso e alla fine chi vuole ci aggiunge la salsa, devo dire che il mio bimbo aveve apprezzato molto ma era troppo salato e alla fine la nostra gola era arsa, bisognosa di acqua come un deserto africano, per cui dopo le dovute modifiche ecco la ricetta:
POLPETTI AFFOGATI
600/800g du polipetti
vino bianco
salsa di pomodoro
aglio
1 piccola cipolla di Tropea
peperoncino a piacere
olio extra vergine
prezzemolo
Lavate i moscardini, togliere anche gli occhi e il beccuccio. Affettare la cipolla, schiacciare l'aglio e far rosolare con olio e se volete peperoncino, aggiungete i polipetti e insaporite per qualche minuto, aggiungete un bicchiere di vino bianco e lasciate sfumare. A questo punto aggiungete la salsa di pomodoro e se necessario dopo 10 minuti aggiungere delll'acqua. Cuocete a fuoco moderato e con coperchio per altri 15/20 minuti. Alla fine della cottura aggiungere il prezzemolo.

20 luglio 2008

LIMONIAMO?


Leggendo un vecchio numero di Sale & Pepe ho visto una ricetta di un primo piatto che ho deciso di proporvi variandola e alleggerendola (lì si usava come condimento del caprino semistagionato...): si tratta di una pasta all'uovo al limone! Al limone?? Sì e devo dire che il risultato è stato un primo piatto molto delicato. Ho voluto condirla con un sughino alle vongole, che secondo me si sposa perfettamente e poi fa subito estate! Ma arriveranno queste ferie???Intanto beccatevi questa:

STRACCI AL LIMONE CON SUGO ALLE VONGOLE
200g di farina 00
100g di semola di grano duro
3 uova
la scorza di un limone grattuggiato
1kg di vongole
sale pepe
1 spicchio di aglio
olio extra vergine
prezzemolo
Mettere le vongole in acqua e sale per spurgarle. Preparare una pasta all'uovo con la farina di grano duro e la farina 00, le tre uova e la scorza grattuggiata di un limone non trattato, lasciate riposare una decina di minuti, successivamente stenderla e tagliarla in triangoli irregolari con una rotella dentata. Mettere in una padella a bordi alti 5 cucchiai di olio, l'aglio tritato, un mazzetto di prezzemolo tritato e le vongole. Farle aprire e bagnarle con un bicchiere di vino bianco, fare sfumare. Togliere dal fuoco quasi tutte le vongole e far restringere il sughetto.

16 luglio 2008

SALSINA AL TONNO CONNY


Il solo nome mi fa rabbrividire... perchè mi ricorda una persona con la quale non mi sono comportata correttamente e lei altrettanto con me, nonostante il passare del tempo, dovessi rivederla, mi darebbe ancora un senso di disagio. Comunque uno dei pochi ricordi positivi legati a questa persona è una serie di ricette tra cui questa salsina di tonno, davvero facile da preparare e di sicuro successo con gli ospiti. Eccola:

1 scatoletta di tonno all'olio
7 capperi sotto sale
2 acciughe sott'olio
1 vaschetta di formaggio morbido (tipo philadelphia)
pepe a piacere
Frullare nel mixer tutti gli ingredienti ( compreso l'olio del tonno) e servire con crostini di pane casereccio leggermente abbrustolito.

15 luglio 2008

PASTELLA


Con il mio bimbo a casa dall'asilo ho difficoltà ad avvicinarmi al pc, e quindi mi riduco a scrivere di notte, quasi come gloricetta (http://gloricetta.blogspot.com/, devo ancora farci la mano con i link e l'html!!!) con i suoi figli che stanno preparando la tesi. Che momenti..non so dove trovavo le energie: il mio piccolo una volta si è svegliato di notte e quatto quatto mi si è avvicinato per dirmi di smetterla con il computer e di andare a dormire!! Stressata e mazziata! Ma che bello e che soddisfazione poi!



Tornando a noi amanti della cucina, oggi vorrei proporvi (e che qualcuno venga a trovarmi, altrimenti mi deprimo!) un piatto unico direi non proprio leggero ma che si prepara spessissimo in questa bellissima stagione: le verdure in pastella.


La ricetta della pastella varia da persona a persona, alcuni usano le uova, altri solo la farina 00, altri l'acqua gassata, altri ancora birra o i più chic anche lo spumante. Unica regola: deve essere fredda e il liquido usato deve essere gassato.


VERDURINE IN PASTELLA


Verdure miste ( carote, zucchine, finocchi, cipolle, fiori di zucca)


Per la pastella:


farina e samola di grano duro


birra


sale


birra


Amalgamare gli ingredienti della pastella fino ad ottenere una salsa piuttosto fluida ( vi ho lasciato la foto per intenderci!) e mettere 1/2 ora a riposare in frigorifero. Scaldare l'olio per friggere un una padella a bordi alti, tuffarci le verdure immerse precedentemente nella pastella. Da chezmoi si servono con la crescenza o la robiola da spalmare!! Libidine!


11 luglio 2008

CHI DI SPADA FERISCE...


ovviamente il protagonista di questa giornata, come già il titolo è il pesce spada, visitando il blog Mediterraneo in cucina (http://marcellovalentino.blogspot.com/) mi è venuta voglia di cucinare un piattino, semplice semplice...sono delle tagliatelle casalinghe con un sughino marittimo sfizioso (almeno per me!).
TAGLIATELLE AL SUGO DI SPADA
2 fette di spada
1 arancia
5 capperi sotto sale
1 acciuga
olive nere denocciolate
aglio (ovviamente)
salsa di pomodoro ( a piacere)
olio e.v.
sale e pepe
vino bianco secco
Ponete in una terrina le fette di spada con la scorza grattuggiata dell'arancia, un filo d'olio e.v. , il succo di mezza arancia, sale e pepe. Lasciare riposare in frigorifero per 1 oretta.
Tritare le olive, i capperi e l'acciuga, fare un soffritto con olio, aglio e il trito aromatico, aggiungere il pesce spada tagliato a cubetti ( senza la marinata) e sfumare con vino bianco. aggiungere qualche cucchiaio di salsa o dei pomodorini pachino tagliati a metà. Cuocere per 10 min. Condire le tagliatelle con il sughino.
Ho preparato le tagliatelle con 2 uova, 150g di farina00 e 50g di semola di grano duro, un pizzico di sale.

09 luglio 2008

DATEMI UN MARTELLO



Eh sì perchè serve a rompere la dura crosta di sale che avvolge il branzino, anche se il martello potrebbe essere usato per qualcuno che conosco!!

Il branzino al sale profumato è una ricetta semplice e leggera, il sale è arricchito di erbe aromatiche che inonderanno la vostra cucina, facendovi catapultare immediatamente in una località di mare. Questo piatto, infatti, mi fa pensare alla Liguria, terra avara che regala però aromi generosi , in grado di trasformare un piccolo pesce in uno scrigno dorato.
Ed ora ecco la ricetta.


BANZINO AL SALE AROMATICO

1 branzino

2kg sale grosso

un generoso bouquet di erbe aromatiche (salvia, prezzemolo, rosmarino, maggiorana, timo e finocchietto sevatico)

2 fette di limone

aglio

pepe


Tritare grossolanamente le erbe aromatiche, mischiarle con il sale. Farcire la pancia del pesce con aglio, 2 fettine di limone e un po' di erbe aromatiche. Mettere in una teglia una parte del sale, disporre sopra il branzino e coprire con il restante sale. Cuocere a 180° per 30/40 min.

Togliere dal forno e far riposare qualche minuto, poi rompere il guscio di sale e servire con un salmoriglio, preparato con olio extra vergine, succo di limone, sale pepe e erbe aromatiche.

03 luglio 2008

TATIN DI PESCHE



Bella giornatina al lavoro, meno male che è venerdì e partiamo per 4 lunghi giorni di relax al mare!! Ed eccomi qui a scrivere di me e di cucina e fare fotografie.. il mio blog è nato così una domenica pomeriggio tranquilla, quasi silenziosa, passata su un libro in un periodo che per me non è tra i migliori per il lavoro. Mi ritrovo a svolgere un impiego non soddisfacente, lontano dalla tecnologia alimentare che adoro ma che purtroppo offre poco spazio ad una attempata laureata; poco importa se nel frattempo una persona ha creato una propria attività, formato una famiglia e sempre lavorato durante gli studi. Ma basta non voglio rattristare nessuno, questo blog nasce dalla passione per la cucina e per la fotografia. La felicità che mi dà il preparare un piatto, fotografarlo, mangiarlo e condividere ciò con qualcuno, non deve essere offuscata, anche se il pensiero che qualcuno di voi legga le mie paturnie mi fa stare meglio.



Prima di partire vi lascio con una ricettina estiva un buon dolce, da gustare dopo una bella grigliata sotto le stelle, magari accompagnato da un bel vinello passito come l'Albana di Romagna. Questa ricetta è una variazione della più famosa tarte tatin solo che al posto delle mele si usano le pesche ( ma se preferite ci si possono mettere anche le prugne qua e là, tra una pesca e l'altra) e poi visto che il caldo ci rende meno propensi alle abbuffate ho pensato di alleggerirla con una base meno burrosa e morbida più apprezzata dai piccoli.
TATIN MORBIDA DI PESCHE

6 Pesche
30g zucchero di canna
20g zucchero semolato
40g burro
pistacchi a piacere

per la base:
250g farina
100g burro
50g zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
la scorza di mezzo limone no trattato
1/2 bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale
Iniziate con la base, disponendo la farina setacciata con il lievito a fontana, e lavoratela con lo zucchero, le uova, il burro a pezzetti, il sale e la scorza del limone. Amalgamate il tutto e formate una palla. Mettere in frigo a riposare.
Pelate le pesche e dividetele a metà cercando di no romperle. Disponete il burro e lo zucchero in una padella o se ce l'avete in una tortiera che possa stare sul fuoco, posate sopra le mezze pesche con la parte tagliata verso l'alto, Fate andare sul fuoco medio per 10 min, oppure fino a che le pesche non siano caramellate (attenzione non bruciate!!!).
Stendete la pasta e coprite le pesche. Cuocete a 180° per 25/30 min.
Sfornatela e fatela riposare per un po' poi rovesciatela in un piatto da portata. Fatela raffreddare e decoratela con i pistacchitritati o se volete con un filo di caramello.

SPOSARSI



Tanti auguri ai miei due amici Sabrina e Luigi che finalmente dopo tante peripezie anche buirocratiche si sono sposati!! Un auguri ai loro bimbi e spero che siano sempre così sereni e felici come in questi momenti!La sposa era ovviamente bellissima, lo sposo anche se al secondo matrimonio era molto emozionato e i loro bambini, beh uno spettacolo. Un matrimonio molto semplice, informale, al bordo di una piscina in una sera d'estate. Bambini che correvano di qua e di là, sorrisi e felicità ovunque...proprio una bellissima serata.


A loro dedico questa poesia di E. Dickinson:

Alcuni dicono che

quando è detta,

la parola muore.

Io dico invece che

proprio quel giorno

comincia a vivere

02 luglio 2008

ANCORA LAMPONI!!




Per chi non lo avesse ancora capito il mio orto offre in questo periodo frutta e verdura a volontà per cui in cucina cerco sempre di utilizzare i prodotti della terra, che essendo di stagione sono saporiti e ricchi di vitamine, senza considerare poi che sono biologici. Dunque mentre il Joe tagliava l'erba io mi sono messa ai fornelli e dopo diverse ricerche per questa marmellata ho deciso di stare sul semplice visto che in cucina esagerare con gli ingredienti, a parere mio crea solo confusione ai nostri organi di senso. Ebbene ho anche scattato alcune foto mentre il opoveraccio si dava da fare...come l'avrei voluto aiutare ma questo blog mi tiene molto occupata!!!
MARMELLATA DI LAMPONI BIOLOGICI
500g di lamponi
150g du zucchero di canna
100g di zucchero semolato
succo di 1 arancia
10 cl di acqua di fiori di arancio
Lavare i lamponi, lasciarli in una terrina con lo zucchero e il succo dell'arancia per mezz'ora. Porli poi in una pentola anti-aderente e cuocerli per 45 minuti a fuoco medio. Prima della fine della cottura aggiungere l'acqua di fiori di arancio ( sì quella della pastiera!). Versare ancora calda in vasetti piccoli di vetro, precedentemente puliti e asciugati.